E se l'appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po' di più chi lo porta? Allora la risposta "presente!" conterrebbe il segreto per un'adesione coraggiosa alla vita. Questa è la scuola che Omero Romeo sogna. Quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, Omero viene chiamato come supplente di Scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere. Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l'appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome, anche se a portarlo sono una ragazza che nasconde una ferita inconfessabile, un rapper che vive in una casa famiglia, un nerd che entra in contatto con gli altri solo da dietro uno schermo, una figlia abbandonata, un aspirante pugile che sogna di diventare come Rocky... Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa. A dieci anni da "Bianca come il latte, rossa come il sangue", Alessandro D'Avenia torna a raccontare la scuola come solo chi ci vive dentro può fare. E nella vicenda di Omero e dei suoi ragazzi distilla l'essenza del rapporto tra maestro e discepolo, una relazione dinamica in cui entrambi insegnano e imparano, disponibili a mettersi in gioco e a guardare il mondo con occhi nuovi. È l'inizio di una rivoluzione? "L'Appello" è un romanzo che, attingendo a forme letterarie e linguaggi diversi – dalla rappresentazione scenica alla meditazione filosofica, dal diario all'allegoria politico-sociale e alla storia di formazione –, racconta di una classe che da accozzaglia di strumenti isolati diventa un'orchestra diretta da un maestro cieco. Proprio lui, costretto ad accogliere le voci stonate del mondo, scoprirà che sono tutte legate da un unico respiro.
Autore
D'Avenia Alessandro
Titolo originale
L' appello
Traduttore
-
Editore
Mondadori
Collana
Scrittori italiani e stranieri
Anno edizione
2020
In commercio dal
Formato
Libro rilegato
Pagine
348
Dimensioni
-
Codice EAN
9788804734246
L' appello
D'Avenia Alessandro - Autore
L' appello
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Appena terminato di leggere “l’appello” semplicemente maestoso, semplicemente tutto reale, ma le posso assicurare che vivo sul Gargano precisamente nella città di San Giovanni Rotondo, qui ci sono alcuni professori maestri, che si occupano di tutto ciò che il protagonista del tuo racconto Omero mette in atto l’ascolto dei propri alunni aiutandoli ma sopratutto ascoltandoli per indicarli la strada migliore , mi viene in mente Leonaedo Mischitelli morto lo scorso anno che richiama il protagonista del tuo racconto in tutte le sue sfaccettature, in più lui si batteva assumendosi tutte le responsabilità per portare i ragazzi nei viaggi distruzione, perché viaggiare apre la mente ma soprattutto il cuore. L’aspettiamo sempre in momenti migliori di questo, nella città di San Pio da Pietrelcina San Giovanni Rotondo perché Padre Pio è l’esempio reale che l’amore vince su tutto realizzato il polo ospedaliero Casa Sollievo Della Sofferenze.
Appena iniziato, sono solo al primo appello e mi ha già commosso...
Custodirò questo libro gelosamente, e lo riaprirò ogni qual volta ne avrò bisogno. Ora so perché mi chiamava dagli scaffali, commovente ed istruttivo. Il professore che tutti vorrebbero avere , ma non solo. Ti catapulta in un mondo che nessuno vuole vedere, ma che un professore senza vista vede più di ogni altro. Assolutamente da leggere.
Adoro il prof. D’Avenia: l’ho conosciuto con “L’arte di essere fragili” ma apprezzato ancora di più dopo la sua collaborazione con il grande Franco Nembrini e l’illustratore Gabriele Dell’Otto nel progetto dei tre volumi danteschi per Mondadori. Ecco perché da insegnante avevo puntato molto su questo libro che però mi ha lasciato un po’ a bocca asciutta. Per carità… ammirevole la figura del prof. supplente cieco stile “L’attimo fuggente” che riesce a trasformare i dieci ragazzi nell’anno della maturità in una quinta liceo scientifico. Però ho veramente fatto fatica a leggerlo sia per le storie dei protagonisti sia per gli intermezzi di carattere scientifico, molti dei quali, avendo una preparazione maggiormente classica-letteraria, non ho nemmeno compreso appieno. L’idea di condurre i ragazzi verso un percorso di riconoscimento delle proprie potenzialità, verso un rispetto di sé e degli altri, verso un ragionare che parta sempre dalle domande e che non sia una passiva accettazione della lezione e di ciò che viene loro trasmesso dagli insegnanti è il sogno di ogni educatore. Però io dieci studenti di 19/20 anni che parlano e scrivono così non li ho mai incontrati sinceramente… Commovente sicuramente il finale. Ma non basta.