La storia della signora Bovary, una povera adultera malata di sogni impossibili, che scende la scala della sua degradazione fino al suicidio, è, scriveva Garboli, solo in apparenza la storia di una vita mancata: dominata dalla fatalità, dotata di una cieca e meccanica articolazione, Emma Bovary è piuttosto il ritratto statico, marmoreo, della mancanza della vita. L'introduzione di questa edizione è a cura dello psicanalista Roberto Speziale Bagliacca che concentra la sua attenzione sulla figura di Charles Bovary, che appare un "masochista morale di alto lignaggio che, con un sadismo perfettamente camuffato, contribuisce in maniera determinante al suicidio di Emma".
Autore
Flaubert Gustave
Titolo originale
Madame Bovary
Traduttore
-
Editore
Feltrinelli
Collana
Universale economica. I classici
Anno edizione
2014
In commercio dal
Formato
Libro in brossura
Pagine
384
Dimensioni
-
Codice EAN
9788807900983
Madame Bovary
Flaubert Gustave - Autore
Madame Bovary
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Un romanzo famosissimo che ho incontrato tantissime volte, sia sotto forma di citazione, sia tangibilmente in libreria, edicola o come recensione sui giornali e consiglio di lettura. Sarà quindi superfluo dire che andrebbe letto. Si tratta, tuttavia, di un racconto del quale non ho ben compreso la morale (soprattutto dopo la lettura degli ultimi due capitoli). Una ricerca inestinguibile di un appagamento irraggiungibile. Una vita amorale, comunque premiata da un amore puro, immeritato. Un finale che non ho goduto pienamente essendo incappata qualche anno fa nella trasposizione cinematografica. Chissà che effetto mi avrebbe fatto se non ne avessi già conosciuto l'esito fin dall'inizio? Ciò che sicuramente mi ha colpito è la conoscenza delle donne da parte di Flaubert. I moti dell'animo di Emma sono descritti con un realismo minuzioso tanto che almeno nei primi 4/5 capitoli per me l'immedesimazione è stata totale. Consigliato.... per quei pochissimi che ancora non lo avessero letto.
Descrittivo fino alla noia. Ammetto di averlo finito con molta fatica. La protagonista, Emma, mi è risultata odiosa dalla prima all'ultima pagina; la mia simpatia è andata invece al marito, Carlo. Ho trovato difficile la lettura, anche perché ho fatto confusione tra i personaggi (cosa che succede quando si legge un po' forzatamente). Dopo l'epilogo, ho anche trovato superflui e davvero troppo tragici gli avvenimenti successivi. Salvo alcune frasi ad effetto e la capacità dell'autore di indagare la mente femminile.