Un uomo di nome Pozdnysev durante un viaggio in treno confessa a uno sconosciuto la propria colpa segreta. Ricorda di aver presentato alla moglie un avventuriero, gran seduttore e abile musicista, dando così inizio a un gioco che si rivelerà tragicamente beffardo. Via via sempre più sospettoso una sera, mentre la coppia esegue in perfetta sintonia la Sonata a Kreutzer di Beethoven, Pozdnysev accantona ogni dubbio. Spinto dalla gelosia uccide la moglie per un tradimento in realtà mai avvenuto e senza rendersi conto del terribile malinteso. Pubblicata nel 1891 dopo numerose revisioni, la "Sonata a Kreutzer" è tra le opere più significative dell'ultimo Tolstoj. Dura requisitoria contro le ipocrisie nascoste della vita coniugale, racconto quasi dostoevskiano per la ricerca delle motivazioni più oscure dei gesti umani, si presenta come la testimonianza spietata di una storia che potrebbe essere vera. "Scritta con cattiveria", come ebbe a dire Sonja Tolstoj, la "Sonata a Kreutzer" rimane un invito spregiudicato a riflettere sulla morale, le grandi passioni e i loro effetti.
Autore
Tolstoj Lev
Titolo originale
La sonata a Kreutzer
Traduttore
-
Editore
Feltrinelli
Collana
Universale economica. I classici
Anno edizione
2014
In commercio dal
Formato
Libro in brossura
Pagine
160
Dimensioni
-
Codice EAN
9788807901423
La sonata a Kreutzer
Tolstoj Lev - Autore
La sonata a Kreutzer
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"La colpevole non era certo lei. Lei era come tutte, come la maggioranza. Era stata educata come lo richiede la posizione della donna nella nostra società e perciò come vengono educate tutte, non escluse le donne delle classi agiate; non potrebbero venire educate altrimenti. Si parla tanto di nuova educazione che si vorrebbe dare alle donne, ma non sono che parole vuote di senso. L'educazione femminile deve adeguarsi ad una visione generale della donna non falsa, ma realistica. L'educazione della donna corrisponderà sempre all'immagine che l'uomo ha di lei. [...] Adesso gli uomini assicurano di rispettare la donna: alcuni le cedono il posto, le raccolgono il fazzoletto; altri le riconoscono il diritto di svolgere qualunque attività, di prender parte al governo e via dicendo. Dicono queste cose, ma la loro immagine della donna rimane sempre la stessa: uno strumento di piacere, il suo corpo è un mezzo di godimento." { #LevTolstoy - La sonata a Kreutzer } Libro pubblicato nel 1889. Libro di considerazioni di Lev sulla società, sull'amore e sul matrimonio, ovviamente con idee dell'epoca (non mancano rimandi alla spiritualità, al cristianesimo...), ma, per esempio, questo estratto che ho riportato, ha 134 anni, e non mi sembra che le condizioni della donna siano migliorate considerevolmente, perlomeno non come ci si potrebbe aspettare in una società che si vanta di considerarsi moderna ed inclusiva. La tecnologia ad esempio ha fatto balzi da gigante in meno di 100 anni, ma siamo ancora dannatamente radicati su alcuni preconcetti che fanno stridere con l'idea di "progresso". Ciao ✌️
La sonata a Kreutzer è un romanzo breve che appartiene alla seconda fase della carriera letteraria di Tolstoj, dopo la sua conversione e come tale testimonia la nuova e più moraleggiante visione dell'arte, dell'amore e del matrimonio che vengono espresse per bocca di Pozdnysév, il protagonista che travolto dalla gelosia e dall'odio verso la moglie la uccide di ritorno da un viaggio di lavoro. Solo in seguito si renderà conto che quello che provava per la moglie non era amore nella sua forma più pura e spirituale, perché non esiste, ma banale attrazione carnale che schiavizza gli innamorati e annebbia i loro sensi provocando le peggiori sciagure dettate dalla possessività. L'uomo si renderà conto di essere l'unico ad aver capito che la strada per la felicità non sta nella vita familiare ma nell'ascetismo. Tuttavia l'idea contenuta in questo romanzo è stata lungamente criticata, soprattutto per il disprezzo accordato alle figure femminili viste come maliarde e seduttrici.
La Sonata a Kreutzer di Beethoven è vista da Tolstoj come la lotta (violino/pianoforte) fra la carne e lo spirito.... È giusta questa interpretazione?