Bellagio è il luogo dove Camilla si è rifugiata per iniziare una nuova vita. Solo qui è libera di realizzare i suoi abiti capaci di infondere coraggio, creazioni che sono ben più di qualcosa da indossare e mostrare. Ma ora è costretta ad abbandonare tutto perché Marianne, la donna che l’ha cresciuta come una madre, ha bisogno del suo sostegno. È lei a mostrarle il contenuto di un antico baule, un abito che nasconde un segreto: vicino alle cuciture interne c’è un sacchetto che custodisce una frase di augurio per una vita felice. È l’unico indizio per ritrovare la sorella che Marianne non ha mai conosciuto. Camilla non ha mai visto nulla di simile, ma conosce la leggenda di Maribelle, una stilista che, all’epoca della seconda guerra mondiale, era famosa come «Tessitrice di sogni». Nei suoi capi erano nascosti i desideri e le speranze delle donne che li portavano. Maribelle è una figura che la affascina da sempre: si dice che sia morta nell’incendio del suo atelier parigino, circondata dalle sue creazioni. Camilla non sa quale sia il legame tra Maribelle e la sorella che Marianne vuole ritrovare. Ma sa che è disposta a fare di tutto per scoprirlo. Sente che la sua intuizione è giusta: Parigi è il luogo da dove iniziare le ricerche; stoffe, tessuti e bozzetti la strada da seguire. Una strada tortuosa, come complesso è ogni filo di una trama che viene da lontano. Perché i misteri da svelare sono a ogni angolo. Perché Maribelle ha lottato per affermare le proprie idee. Perché seguirne le orme significa per Camilla scavare dentro sé stessa, dove batte un cuore che anche l’ago più acuminato non può scalfire.
Autore
Caboni Cristina
Titolo originale
La stanza della tessitrice
Traduttore
-
Editore
Garzanti
Collana
Narratori moderni
Anno edizione
2018
In commercio dal
Formato
Libro rilegato
Pagine
304
Dimensioni
-
Codice EAN
9788811149606
La stanza della tessitrice
Caboni Cristina - Autore
La stanza della tessitrice
Ben scritto,scorrevole e appassionante.
Ben scritto, coinvolgente e non eccessivamente impegnativo.
Non mi è piaciuto per niente. La trama è banalissima, l'evoluzione degli eventi scontata, ma la cosa peggiore è la scrittura. De gustibus!
Neanche a me piaciuto tanto. Ho letto tutto della Caboni e forse questo è quello che mi è piaciuto di meno