Due famiglie legate a doppio filo, quelle di Joxian e del Txato, cresciuti entrambi nello stesso paesino alle porte di San Sebastián, vicini di casa, inseparabili nelle serate all'osteria e nelle domeniche in bicicletta. E anche le loro mogli, Miren e Bittori, erano legate da una solida amicizia, così come i loro figli, compagni di giochi e di studi tra gli anni Settanta e Ottanta. Ma poi un evento tragico ha scavato un cratere nelle loro vite, spezzate per sempre in un prima e un dopo: il Txato, con la sua impresa di trasporti, è stato preso di mira dall'ETA, e dopo una serie di messaggi intimidatori a cui ha testardamente rifiutato di piegarsi, è caduto vittima di un attentato... Bittori se n'è andata, non riuscendo più a vivere nel posto in cui le hanno ammazzato il marito, il posto in cui la sua presenza non è più gradita, perché le vittime danno fastidio. Anche a quelli che un tempo si proclamavano amici. Anche a quei vicini di casa che sono forse i genitori, il fratello, la sorella di un assassino. Passano gli anni, ma Bittori non rinuncia a pretendere la verità e a farsi chiedere perdono, a cercare la via verso una riconciliazione necessaria non solo per lei, ma per tutte le persone coinvolte. Con la forza della letteratura, Fernando Aramburu ha saputo raccontare una comunità lacerata, e allo stesso tempo scrivere una storia di gente comune, di affetti, di amicizie, di sentimenti feriti: un romanzo da accostare ai grandi modelli narrativi che hanno fatto dell'universo famiglia il fulcro morale, il centro vitale della loro trama.
Autore
Aramburu Fernando
Titolo originale
Patria
Traduttore
Arpaia Bruno
Editore
Guanda
Collana
Fuori collana
Anno edizione
2022
In commercio dal
Formato
Libro in brossura
Pagine
640
Dimensioni
-
Codice EAN
9788823531161
Patria
Aramburu Fernando - Autore
Patria
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Il ritratto di come una comunità apparentemente coesa possa essere lacerata dall'odio e dal risentimento a causa del fanatismo politico. Di "Patria" può dire tutto tranne che lasci i lettori indifferenti, un'opera da leggere assolutamente!
“Parole. Non c’è modo di togliersele di torno. Non ti lasciano stare mai veramente sola. Piaga di serpi moleste. Dovrebbe spalancare le finestre per far uscire in strada le parole, i lamenti, le vecchie conversazioni tristi intrappolate fra i tramezzi della casa disabitata.” È una lettura intensa, a tratti molto drammatica che narra dell'amicizia tra due famiglie basche dagli anni 70 fino ai giorni nostri, guastata dal fanatismo politico e dalla paura. Il capofamiglia di una, Txato, viene assassinato con un attentato dall'ETA e il primogenito della seconda, Joxe Mari, è un componente del commando. La famiglia di Txato e la moglie Bittori, ha dovuto elaborare il lutto. Finché non saprà la verità, Bittori, non si darà pace. L'altra famiglia deve convivere con Joxe Mari terrorista in carcere con una lunga pena detentiva, idolatrato dalla madre, Miren che lo considera sempre un eroe, mentre il marito e gli altri due figli la pensano diversamente e non rinunciano alle antiche amicizie. Gli anni passano e il romanzo si concentra sulla tematica complessa della riconciliazione. L'ETA ha ormai deposto le armi e si avvia il ritorno alla normalità, superando divisioni e rancori, con programmi di avvicinamento tra le famiglie delle vittime e i terroristi per giungere al “perdono”. Ma non è così facile. Non vado avanti altrimenti spoilero troppo. Lo consiglio fortemente.