Adorazione

Delusione totale. No,non è un 'libro per gli adolescenti ', anche gli adolescenti, a parer mio, meritano narrazioni migliori. La storia è ambientata in Italia, a Pontinia e le vicende narrate sono quelle di un gruppo di amici a seguito di una tragedia. Il femminicidio di una loro amica e di come questo terribile evento abbia cambiato per sempre la vita di ciascuno di loro. Sono state proprio queste premesse a farmi avvicinare al libro, ho trovato interessante l'idea di seguire il dolore di chi resta dopo un evento tanto brutale. Il problema nasce e prende forma nel corso dello svolgimento della trama, in quanto queste premesse vengono tradite. Di fatti,il femminicidio ai danni di Elena non viene mai affrontato, si limita semplicemente a dare da sfondo a una storia che preferisce concentrarsi sui flirt amorosi di adolescenti e adulti. Interessi amorosi peraltro deboli,abusanti e tossici. Tutte cose che, visto la delicatezza dei temi trattati,mai mi sarei aspettata di leggere. Per non parlare di altri argomenti sensibili appena accennati e mai sviluppato come: la depressione,lo stupro e il fascismo. È un libro che nel quarto di copertina denuncia una società patriarcale ma che alla fine del racconto gli fa l'occhiolino, perché nulla cambia a Pontinia ed Elena è come se non fosse mai esistita, tantomeno uccisa dal fidanzato violento e possessivo.

Il libro è piacevole e la lettura ti fa capire le nuove generazioni. L'autrice ha letto e si ispira come stile all'amica gemella, ma non vuole essere una critica negativa, anzi. In fondo l'amica gemella ricorda tanta letteratura italiana degli anni sessanta, vedi le ragazze di sanfrediano ad esempio. Aspetto il seguito con curiosità. Avrebbe meritato la cinquina finale dello strega, ma sappiamo tutti che spesso queste valutazioni sono influenzate dal potere delle case editrici, purtroppo...

A Pontinia, ad un anno dalla tragica morte di Elena per mano del fidanzato Enrico, si intrecciano le vite di un gruppo di giovani che si conoscono fin dall'infanzia. Su questo sfondo, la Urciuolo ci parla di adolescenza, di quella fascia d'età sempre arrabbiata con tutti. Di giovani che urlano invece di parlare, incapaci di esternare il proprio malessere in un confronto costruttivo con l'adulto, preferendo nascondersi dietro silenzi e musi lunghi. Di giovani fondamentalmente fragili: fenomeni sui social network ma incapaci di rapportarsi con gli altri nella vita reale. Si parla, inevitabilmente, di amicizia, altalenante, nella quale si passa dalla condivisione di ogni dettaglio della propria vita con la migliore amica, all'indifferenza totale per una frase "cattiva", ed al riavvicinamento. E, giocoforza, della scoperta della sessualità: delle prime esperienze amorose, della confusione tra sesso e amore, come se per ogni "simpatia" debba esserci intimità. La copertina incarna perfettamente l'essenza del libro: la fotografia di una ragazza immersa nei suoi pensieri, fuori dal mondo. Non si sa cosa pensi, indifferente a ciò che la circonda. La storia è ben costruita. I capitoli alternati delle le vicende dei personaggi spingono il lettore a girare la pagina per sapere come va a finire. Il finale aperto fa presupporre che ci sarà un seguito. Lo stile è consono all'argomento trattato: dialoghi dal linguaggio immediato e descrizioni precise. Consigliato a chi ha voglia di comprendere meglio questa gioventù digitalizzata, e di coglierne le differenze dai ragazzi di una volta.