Al macero dell'invisibile (17 gennaio 1996-15 febbraio 2004)
Maffia Dante - Autore
Passigli (2006) - Editore
Rilke ha definito i poeti "api dell'invisibile", perché mostrano dei mondi sconosciuti che ci fanno tuttavia conoscere meglio quello in cui effettivamente siamo, così come l'immagine virtuale dello specchio ci colloca nel mondo reale. Ma, per converso, anche perché trasportano da un altro universo, appena intravisto, un polline da cui scaturiscono fioriture di parole e di immagini nel nostro. In Dante Maffía l'invisibile è andato al macero. La vita quotidiana nel suo ordinato e tranquillizzante svolgersi ("Dopo aver portato a spasso il cane, / acquistato il giornale, scambiato / due frasi sul tempo / con un altro signore a spasso col suo cane...") nasconde abissi angosciosi: "per i lunghi corridoi risuona / il nulla divampando / sui residui di parole consunte / da accordi musicali di neve / sfiniti e poi buttati al macero". Giungendo "fino alle porte dell'invisibile", si spalanca così un mondo dove finiscono 'tutti i nostri ieri', dove, come, sul cuscino su cui si dorme, "appassiti sogni tentano / un'ultima danza".
Autore
Maffia Dante
Titolo originale
Al macero dell'invisibile (17 gennaio 1996-15 febbraio 2004)
Traduttore
-
Editore
Passigli
Collana
Passigli poesia
Anno edizione
2006
In commercio dal
Formato
Libro in brossura
Pagine
165
Dimensioni
-
Codice EAN
9788836810260
Al macero dell'invisibile (17 gennaio 1996-15 febbraio 2004)
Maffia Dante - Autore
Al macero dell'invisibile (17 gennaio 1996-15 febbraio 2004)