Galatea, la statua che la dea Afrodite ha reso viva in uno slancio di benevolenza verso Pigmalione, il grande scultore greco, è ora una donna a tutti gli effetti: la sua bellezza uguaglia, o probabilmente supera, quella della marmorea opera d’arte del suo creatore. Dopo averla presa in moglie, l’uomo pretende che lei lo ripaghi incarnando altissime virtù di obbedienza e umiltà, assoggettandosi al suo desiderio. Così, per quanto Galatea provi un sottile piacere nell’usare la propria avvenenza per manipolare lo sposo, in lei comincia a farsi strada un sentimento di ribellione. Nell’ossessiva speranza di fermarla, il marito la tiene sotto stretta sorveglianza in una clinica, controllata da dottori e infermiere. Ma quando le nasce la figlia Pafo, in Galatea si desta un vigile istinto materno, pronto a esplodere al primo segno di pericolo. Ormai è troppo tardi per ostacolare la decisione di spezzare le catene della sua prigionia, costi quel che costi.
Autore
Miller Madeline
Titolo originale
Galatea. Ediz. illustrata
Traduttore
Magrì Marinella
Editore
Sonzogno
Collana
Romanzi
Anno edizione
2021
In commercio dal
Formato
Libro rilegato
Pagine
72
Dimensioni
-
Codice EAN
9788845403071
Galatea. Ediz. illustrata
Miller Madeline - Autore
Galatea. Ediz. illustrata
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COMMENTO PERSONALE: Avevo delle aspettative parecchio alte su questo libro perché ne ho sentito parlare ed elogiare da molte persone. Ho provato a fidarmi e in parte ne sono rimasta delusa. Premetto che questo sia il primissimo libro che leggo dell’autrice e non so. Un piccolo racconto è denso e intenso sinceramente ma non molto approfondito. Le immagini sono davvero meravigliose e trasmettono tristezza, malinconia e rabbia. La storia si concentra attorno ad una statua che non si sa per quale portento diviene animata. Lo scultore è davvero geloso e possessivo. Dunque all’interno di questo racconto c’è anche una tematica sociale che ci tocca tutti molto da vicino: la violenza sulle donne. Per certi versi nel corso della lettura mi è salita una rabbia piuttosto atroce. Mi sono chiesta come sia possibile che tutt’oggi siano le donne a dover subire e sopportare. L’immagine molto evocativa all’interno del libro riguarda proprio la stessa Galatea, che con la figlia, cerca di evadere e crearsi un suo mondo. Il messaggio è davvero bello ma sinceramente mi aspettavo qualche cosa di più.
Il mito della statua di Galatea rivista in chiave moderna. Donne maltrattate dai mariti e subiscono in silenzio. Triste. Voto 4
come sempre la Miller colpisce l’anima, con Galatea ha fatto un lavoro pazzesco. Questo libro esprime molteplici sensazioni diverse ma racconta molto bene la storia di Galatea che sa di essere nata per il solo ed unico scopo di compiacere non solo esteticamente ma sessualmente il suo creatore, è una donna intrappolata nella violenza e nella manipolazione che l’unica cosa che vuole è libertà, il tema ricorrente e costante è proprio il senso di evasione. Non è niente di nuovo, cioè a differenza de “la canzone di Achille” e “Circe” dove la mitologia veniva romanzata e vi si creava un’ulteriore storia intorno, questo non avviene semplicemente ci si focalizza sulle sensazioni di Galatea. Un libro meraviglioso non adatto a tutti , a renderlo ancora più bello collaborano le illustrazioni che completano in un modo straordinario la scrittura, dove non arriva la parola arriva il disegno. meraviglioso 5/5⭐️
Libro molto forte e crudo. La storia è terribile e le immagini che lo accompagnano rendono la narrazione ancora più veritiera e forte. È la storia di una violenza domestica, è la triste storia di tante donne.
Bellissimo, intenso anche se lo stile è diverso dalla solita Miller. Le illustrazioni che sono parte integrante della narrazione, ricordano le illustrazioni dei vasi dell'antica Grecia.