Il tribunale delle anime. La trilogia di Marcus

«C’è un luogo in cui il mondo della luce incontra quello delle tenebre. È lì che avviene ogni cosa: nella terra delle ombre, dove tutto è rarefatto, confuso, incerto. Noi siamo i guardiani posti a difesa di quel confine. Ma ogni tanto qualcosa riesce a passare.» Il tribunale delle anime è una STRAORDINARIA operazione da genio del male... Sarà intrattenimento, senza dubbio, ma scrivere romanzi come questo comporta una certa dose di genialità e una mente duttile, variegata, narrativamente complessa, strutturata – se vogliamo – anche in maniera perfidamente matematica. P.S. Io i libri di Carrisi li ho letti tutti e si... lui è geniale!

Con Carrisi è strano.. I primi libri mi hanno fatto letteralmente impazzire,in senso positivo. Sull'onda di questo entusiasmo ho letto tutti gli altri e puntualmente ogni nuovo romanzo ha disatteso le aspettative.

Qualche bella invenzione, in crescendo nel finale, ma tutto sommato inferiore alle attese

Un bel libro sicuramente. L’Autore è specializzato in Criminologia e Scienza del comportamento e conosce la materia di cui tratta. Ci sono tutti gli ingredienti e bene assemblati per imbastire una storia ricca di suspense e attrattiva. C’è il Vaticano con la pervasività, i misteri e le deviazioni cui spesso è associato. Ci sono i Malvagi, che non possono mancare in un thriller, ma non di quelli normali bensì di una categoria speciale, unici e geniali nella loro efferatezza. Il tema della caccia crudele, in cui non si sa chi è la preda e chi il cacciatore. Il tema del trasformismo, della perdita della memoria e della identità. L’ambivalenza, in quanto ogni personaggio nasconde le sue ossessioni e le sue zone d’ombra. Ecco il libro è proprio la celebrazione della zona d’ombra, di confine dove la luce sfuma nella tenebra e tutto è contraddittorio e confuso. Anche l’Autore alla fine resta inviluppato nel labirinto della trama e alla fine della narrazione è come se perdesse il controllo della situazione. Infine c’è Roma con il suo fascino tenebroso e i suoi mille misteri. L’intreccio è molto complesso, richiede attenzione nella lettura e comprensione, con continui colpi di scena che complicano il quadro. Per la sua formazione e la facilità con cui scaturiscono i “mostri” dalla sua fantasia, anche l’Autore deve essere un po’ “folle” (“Se scruti in fondo all’abisso, l’abisso scruta dentro di te”). Lo tradisce la precisione maniacale con cui segna la cronologia degli eventi: ore 0.03 - ore 9.04… Il libro è un ponderoso tomo di 460 pagine, qualcosa si poteva sicuramente limare per renderlo più scorrevole. Per es. la descrizione degli stati d’animo di Sandra e della sua relazione con David mi sembra un po’ prolissa e a tratti farraginosa. Si legge comunque con molto piacere. C’è l’ansia di andare avanti nella trama e contemporaneamente il rammarico nel vedere che le pagine si vanno assottigliando…