«L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell’unicità». Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all’apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni. Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l’aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava. Ne mostra anche le differenti condotte: l’ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore. Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell’unicità di questo libro non stanno nell’impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l’amicizia. Nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, Rocco Carbone e Pia Pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all’ultimo trasparente e felice, quel legame che accade quando «Eros, quell’ozioso infame, non ci mette lo zampino».
Autore
Trevi Emanuele
Titolo originale
Due vite
Traduttore
-
Editore
Neri Pozza
Collana
Bloom
Anno edizione
2021
In commercio dal
Formato
Libro in brossura
Pagine
128
Dimensioni
-
Codice EAN
9788854522633
Due vite
Trevi Emanuele - Autore
Due vite
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Curioso per me aver letto “Due vite” di Emanuele Trevi dopo aver letto “Tre” di Valérie Perrin. C’è un fil rouge che li unisce: l’amicizia di tre persone. In questo caso, Emanuele racconta aneddoti del fortissimo legame di amicizia che legava lui, Pia Pera e Rocco Carbone (tutti e tre scrittori), del loro rapporto, dei loro incontri e anche dei loro scontri, con un leggero velo di malinconia: i suoi amici non ci sono più. Ma questo libro è un omaggio a loro, a chi sono stati, alle scelte che hanno fatto, alla loro letteratura ed anche alla letteratura che più hanno amato, che li ha formati, che li ha sedotti… Ci sono riflessioni bellissime sull’amicizia nel libro, che riguardano non solo i momenti più belli ed intimi, ma anche quelli più silenziosi e foschi. Finalmente un libro dove l’amicizia non è vista in maniera mielosa e struggente , ma in maniera del tutto naturale e viscerale, come lo è la natura umana. Lo consiglio caldamente a chi ama la buona letteratura.
Scritto magistralmente, non c’è che dire. Fluido come pochi libri. Ma l’argomento non vale la lettura (né il costo...). Sconsiglio
Un bellissimo omaggio a due amici, alla scrittura, alla casualità della vita che a volte regala rapporti umani fortissimi che poi si riprende implacabilmente
Un libro toccante, un'amicizia a tratti difficile, controversa tra i tre protagonisti. L'ambiente intellettuale che si sviluppa tra Roma dove vivono l'autore Emanuele Trevi e Rocco Carbone di origine calabrese e Milano da dove proviene Pia Pera traduttrice e insegnante di letteratura russa. Personalità differenti, complesse eppure legate da un sentimento profondo, spesso in contrasto ed è proprio a causa di un litigio più complesso che l'amicizia tra Emanuele e Rocco si rompe o meglio si modifica perché frutto di delusione per mancanza di fiducia, di empatia. La morte di Rocco lascerà un enorme macigno sulla coscienza di Emanuele e questo scritto ne è la prova. La malattia di Pia che nel frattempo ha lasciato Milano per una vita bucolica nella campagna pisana, trasformerà anche questa amicizia vissuta fino all'ultimo giorno. Mancanze affettive che l'autore descrive come un vuoto incolmabile, con senso di colpa, con responsabilità.
Non sono nemmeno arrivata alla fine da tanto che mi aveva preso. Ha vinto il premio strega....... Mah