Come accade che il tempo che abbiamo vissuto diviene la nostra vita? È questo il nodo affrontato da "Gli anni", romanzo autobiografico e al contempo cronaca collettiva del nostro mondo dal dopoguerra a oggi, nodo sciolto in un canto indissolubile attraverso la fusione della voce individuale con il coro della Storia. Annie Ernaux convoca la Liberazione, l'Algeria, la maternità, de Gaulle, il '68, l'emancipazione femminile, Mitterrand; e ancora l'avanzata della merce, le tentazioni del conformismo, l'avvento di internet, l'undici settembre, la riscoperta del desiderio. Scandita dalla descrizione di fotografie e pranzi dei giorni di festa, questa "autobiografia impersonale" immerge anche la nostra esistenza nel flusso di un'inedita pratica della memoria che, spronata da una lingua tersa e affilatissima, riesce nel prodigio di "salvare" la storia di generazioni coniugando vita e morte nella luce abbagliante della bellezza del mondo.
Autore
Ernaux Annie
Titolo originale
Gli anni
Traduttore
-
Editore
L'orma
Collana
-
Anno edizione
2015
In commercio dal
Formato
-
Pagine
-
Dimensioni
-
Codice EAN
9788898038169
Gli anni
Ernaux Annie - Autore
Gli anni
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Mme. Ernaux - bisogna essere onesti- non mi ha colpito subito con la sua scrittura: l’assenza di divisione in capitoli e i suoi lunghi elenchi di sensazioni e stati d’animo ed oggetti e luoghi all’inizio lasciano il lettore spaesato. Continuando nella lettura, tuttavia, man mano che Gli Anni passano, ci si sente legati alla storia narrata, individuale e collettiva. Il paragone tra la propria percezione del tempo che scorre e quella della protagonista/autrice é inevitabile e interessante. Un libro lento che, inaspettatamente, ti prende a poco a poco e talmente nel profondo che, una volta terminato, non resta che chiedersi con un senso di vuoto: « E ora? ».
Un romanzo autobiografico che ripercorre il periodo storico che va dagli anni Quaranta fino ai giorni nostri, composta da frammenti e fotogrammi che collegano la storia personale dell’autrice a quella collettiva. Ho apprezzato molto il suo modo di narrare sé stessa "dall'interno" e le sue immagini da salvare. La prima persona singolare è abolita e viene sostituita da istantanee che ritraggono l'autrice nel tempo: da bambina, da giovane adolescente a giovane adulta fino a donna sempre più in là con gli anni. È una penna ironica tagliente che durante la lettura cancella qualsiasi vena nostalgica.
Consiglio l'intera produzione di Ernaux.La sua asciuttezza di narrazione, il suo essere parca di parole ridondanti in questi tempi roboanti fa bene!