Un viaggio con suo padre verso il paesino tra le Dolomiti da cui proviene la famiglia paterna sarebbe la scusa perfetta per capire meglio Genitore 2, ma Zerocalcare e suo padre sono incapaci di parlarsi di cose significative. Questo rende difficile la trasferta, quando si capisce che la loro famiglia non è vista di buon occhio, anzi, da alcuni è proprio odiata, in paese. Le radici dell'odio risalgono a prima della Grande guerra, e si intrecciano al mistero che circonda, da trentacinque anni, il giorno più misterioso ed emblematico della vita di Calcare, quello che lui fin da bambino ricorda come "Il giorno di Merman". Negli interstizi dei non detti, l'amore incrollabile di un padre per il suo unico figlio attraversa alcune delle pagine più buie della Storia del nostro Paese, silenziosamente coraggioso. Una storia in cui Zerocalcare si costringe a guardarsi allo specchio e non si fa sconti nel raccontare ciò che vede.
Autore
Zerocalcare
Titolo originale
Quando muori resta a me
Traduttore
-
Editore
Bao Publishing
Collana
-
Anno edizione
2024
In commercio dal
Formato
-
Pagine
-
Dimensioni
-
Codice EAN
9791256210091
Quando muori resta a me
Zerocalcare - Autore
Quando muori resta a me
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Pure io ho la canzone che mi spacca lo stomaco: Viaggi e miraggi. Puntualmente (per tradizione) la ascolto il primo giorno di ferie e poi mai più per un altro anno; la casa al mare, la maglietta di Che Guevara, le giuggiole che mi facevano schifo ma mangiarle era una tassa da pagare per realizzare il luogo. Quando si dice che Zerocalcare rappresenta tutti noi, lo si dice perché nei suoi fumetti rappresenta la complessità dell’animo umano, i rimpianti e le paure - il passato e il futuro - inseriti nella realtà vera, quella truce che di scappatoie ne avrebbe poche ma che troviamo sempre il modo di aggirare, la sindrome dell’impostore che passa e nasce dalla sua storia personale. In questo graphic novel lo fa attraverso il rapporto col padre, il genitore maschio che in quanto maschio ha una visione distorta dell’emotività. Le emozioni indeboliscono, pare; la Storia va avanti e le nostre persone del cuore vi hanno partecipato attivamente mentre la comunicazione arranca e allora la Storia si perde. L’unico modo per ricongiungercisi è il dialogo, abbattendo quel muro ampio e solido di frasi di circostanza e di silenzi densi che mettiamo in mezzo per mantenere tutto com’è. Ma parlare è difficile e se parlare cambia le cose, allora non vogliamo farlo, vogliamo rimanere a Rebibbia a guardare le stesse strade e scorgere i cambiamenti non avvenuti nell’arco due giorni. Mi rendo conto solo ora che sono passati più di dieci anni da quando ho tenuto in mano il primo fumetto di Zerocalcare e mi rendo conto solo ora che lo leggo con lo stesso fervore con cui guardo i Simpson quando posso: Calcare rimane sempre figurativamente uguale e pure io credo di essere sempre uguale a dodici anni fa quando invece è cambiato tutto - e lo so. Così come i Simpson sono cambiati ma rimangono sempre uguali, va a finire che cresciamo tutti e non ce ne rendiamo conto impegnati come siamo a rimanere ancorati a quello che ci dà sicurezza o che crediamo di saper già riconoscere. Vorrei dire tante altre cose ma sarebbero una ridondanza e soprattutto le direi male, quindi.
La ciliegina sulla torta. Da leggere e rileggere.
bellissimo...un colpo al cuore, specialmente per chi ha un rapporto difficile con il proprio padre.