Monokerostina è il nuovo – folle e innovativo, come sua abitudine – progetto dell’illustratore e fumettista Alessandro Baronciani, già autore delle graphic novel Quando tutto diventò blu, Negativa, Le ragazze nello studio di Munari e La distanza (realizzata assieme al cantautore Colapesce), nonché direttore artistico del nostro festival itinerante di fumetti Ubikkina.
Nato sulla scorta dell’iniziativa editoriale “Prima o mai” ideata dal fumettista e direttore editoriale di Coconino Press Rathiger, che prevede che vengano stampate e vendute solo ed esclusivamente le copie ordinate tramite crowfounding senza successive ristampe, Monokerostina è un’autoproduzione finanziata attraverso una raccolta fondi, lanciata da Baronciani negli scorsi mesi attraverso un apposito sito. Un’esperienza simile a quella che il disegnatore pesarese aveva intrapreso nel 2016 con il progetto Come svanire completamente, ora diventato un vero e proprio fumetto di culto.
Rispetto a Come svanire completamente, però, Monokerostina verrà distribuito in esclusiva e in edizione limitata nelle Librerie Ubik, dove tutti gli appassionati di fumetto e i fan di Alessandro Baronciani che non hanno partecipato al crowfounding potranno ordinare la loro copia.
Ma che cos’è nello specifico Monokerostina? In poche parole, è un farma-fumetto, che si presenta in tutto e per tutto come una scatola di medicinali. All’interno, al posto del blister con le pillole, ci sono 12 racconti a fumetti da 16 pagine ciascuno, tutti a colori, che possono essere letti in ordine oppure in modo arbitrario, a seconda di come ognuno è abituato a prende le pastiglie quando si cura. Ogni racconto è una parte della storia, che il lettore dovrà ricostruire, passo dopo passo, pastiglia dopo pastiglia, fumetto dopo fumetto.
Al centro del racconto – una storia dai tratti onirici, narrata per frammenti e che per molti versi ricorda il capolavoro di Winsor McCay Litle Nemo –, c’è una ragazza, Anna Lisa, che in Monokerostina troviamo a colloquio con uno psichiatra, in un momento particolarmente buio della sua vita. Lei non sa per quale motivo si trova lì, l’unica cosa che ricorda è che è in cerca di aiuto perché l’Unicorno – un animale immaginario che la accompagna sempre – ha ucciso una persona. Lo psichiatra, quindi, le prescrive un farmaco, la Monokerostina del titolo, 12 compresse da prendere ogni sera prima di addormentarsi: solo così l’Unicorno scomparirà. Inizia così un percorso, tra realtà e sogno, alla scoperta di chi è stato ucciso effettivamente dall’Unicorno.