Con un ricevimento presso la Terrazza Martini, con vista sul Duomo di Milano, nella serata di martedì 26 febbraio la Bompiani ha festeggiato i suoi primi 90 anni. E non sono mancate le sorprese.
Fondata nel maggio del 1929 da Valentino Bompiani dopo il suo licenziamento da Mondadori per non aver avallato la pubblicazione di una parodia dei Promessi Sposi ad opera di Guido da Verona, la casa editrice milanese nel 1972 fu ceduta dal suo creatore alla Fiat. Acquisita nel 1990 dal gruppo RCS, nel 2015 la Bompiani è confluita nel gruppo Mondadori, per poi essere ceduta l’anno dopo a Giunti.
La narrativa italiana di qualità è sempre stato il fiore all’occhiello della Bompiani, che, nel corso degli anni, ha pubblicato le opere di autori del calibro di Cesare Zavattini, Pasquale Festa Campanile, Alberto Moravia, Corrado Alvaro, Elio Vittorini, Guido Piovene, Vitaliano Brancati, Raffaele La Capria, Ennio Flaiano, Leonardo Sciascia, Piervittorio Tondelli e Umberto Eco. Ma, grazie al lavoro di ricerca operato dall’allora editor Elio Vittorini, la Bompiani è stata anche una delle prime case editrici italiane a puntare sulla narrativa americana, pubblicando, per esempio, le opere principali di John Steinbeck.
La Bompiani del 2019, però, non vuole accontentarsi di adagiarsi sugli allori di un catalogo glorioso, che include anche Lo straniero di Albert Camus (dal 6 marzo di nuovo in libreria assieme a Uomini e topi di Steinbeck e La ciociara di Moravia in una nuova edizione limitata celebrativa) e Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, ma guarda anche al futuro, con alcuni progetti per ora top secret.
Ospite a sorpresa della serata, infatti, è stato Roberto Saviano, che ha presentato la nuova collana “Munizioni”, che lo vede coinvolto in qualità di curatore. L’autore campano in Bompiani ha ritrovato il suo primo editor, quel Antonio Franchini che lo lanciò in Mondadori con Gomorra, bestseller da oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo, e che ora è direttore editoriale di Giunti e Bompiani.
Sulla nuova collana, Saviano non si è sbilanciato, ma ha anticipato che i primi titoli dovrebbero essere pubblicati a settembre e che saranno coinvolti autori internazionali. Sugli obiettivi che si pone la collana, l’autore di Gomorra – fresco vincitore alla Berlinale del premio alla miglior sceneggiatura per l’adattamento del suo romanzo La paranza dei bambini – ha riferito che «“Munizioni” vuole mettersi alla caccia della parola resistente, costruire uno spazio dove la parola pericolosa torna ad avere la possibilità di una luce costante», dal momento che questa ha un «valore sacro» e che, nell’era dei social, è fondamentale «trovare le parole giuste» e «prendere posizione anche se è rischioso».