Venerdì 31 maggio è stata scelta a Padova la cinquina finalista della 57esima edizione del premio Campiello, durante una lunga mattinata di votazioni.
La Giuria dei letterari, composta dal presidente Carlo Nordio, Federico Bertoni, Daniela Brogi, Silvia Calandrelli, Philippe Daverio, Chiara Fenoglio, Luigi Matt, Ermanno Paccagnini, Lorenzo Tomasin, Roberto Vecchioni ed Emanuele Zinato, dopo aver letto e giudicato oltre 300 libri, alla fine, dopo una lunga e attenta discussione, ha scelto i seguenti titoli:
Il gioco di Santa Oca (La Nave di Teseo) di Laura Pariani
La vita dispari (Einaudi) di Paolo Colagrande
Carnaio (Fandango) di Giulio Cavalli
Lo stradone (Ponte alle grazie) di Francesco Pecoraro
Madrigale senza suono (Bollati Boringhieri) di Andrea Tarabbia
Quest’ultimo è stato scelto dopo che nel ballottaggio finale ha superato Il dono di saper vivere di Tommaso Pincio (Einaudi).
Nella stessa occasione è stato annunciato anche il vincitore del premio Campiello Opera Prima, che è andato a Marco Lupo con Hamburg – La sabbia del tempo scomparso (Il Saggiatore).
Il vincitore assoluto verrà annunciato sabato 14 settembre, durante una serata condotta da Andrea Delogu che si svolgerà al Teatro La Fenice di Venezia.