È Antonio Scurati con M. Il figlio del secolo il vincitore della LXXIII edizione del Premio Strega.
Lo scrittore napoletano, 50 anni, ha battuto in finale Il rumore del mondo di Benedetta Cibrario (Mondadori), La straniera di Claudia Durastanti (La nave di Teseo), Fedeltà di Marco Missiroli (Einaudi) e Addio fantasmi di Nadia Terranova (Einaudi).
M. Il figlio del secolo, edito da Bompiani, è il primo volume di una trilogia dove il fascismo è raccontato attraverso gli occhi dei suoi protagonisti, su tutti Benito Mussolini, “il figlio di un secolo che ci ha resi quello che siamo”.
Scurati, che da anni vive a Milano, dove insegna Letterature contemporanee alla IULM, ha riversato in M. Il figlio de secolo, un volume monumentale di 800 pagine che racconta l’ascesa al potere di Benito Mussolini dalla fondazione dei Fasci italiani di combattimento all’omicidio di Giacomo Matteotti, tutti gli anni di studio e di ricerca portati avanti da docente universitario.
Il libro, uscito il 12 settembre 2018, è stato subito un grande successo di critica e di pubblico, con oltre 120 mila copie vendute. Con i suoi 228 voti finali (101 più della seconda classificata Benedetta Cibrario), M. Il figlio del secolo era il favorito della vigilia. Scurati, tra l’altro, aveva già partecipato alla finale del Premio Strega e in entrambi i casi era arrivato secondo: nel 2009 Tiziano Scarpa con Stabat Mater lo aveva superato per un solo voto, mentre nel 2014 a vincere era stato Francesco Piccolo con Il desiderio di essere come tutti.
Dopo la cerimonia, che si è svolta come di consuetudine al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, Scurati si è dichiarato “felice della vittoria, ma anche molto contento che altri italiani leggeranno questo libro. Potranno conoscere meglio la nostra storia: con la speranza che non si ripeta, anche in forme diverse”.