Sandro Veronesi con Il colibrì ha vinto – con notevole distacco – la Classifica di Qualità de «la Lettura». Grazie ai 534 punti ottenuti, l’autore di Caos calmo ha battuto la concorrenza di Serotonina di Michel Houellebecq (fermo a 152) e Transiti di Rachel Cusk (96). Entrambi i romanzi finiti nelle prime due posizioni sono stati pubblicati da La nave di Teseo, mentre sul terzo gradino del podio è salito un titolo Einaudi.
La Classifica di Qualità de «la Lettura», nata nel 2012 e giunta quest’anno all’ottava edizione, premia i titoli usciti nell’anno solare in corso in base al gradimento espresso da una giuria di lettori e di “addetti ai lavori” che gravitano attorno alla redazione del supplemento letterario del «Corriere della sera». Un centinaio di persone tra redattori, giornalisti, scrittori, traduttori, collaboratori e “simpatizzanti” ogni anno segnala tre titoli che considera i migliori dell’anno.
Protagonista de Il colibrì è Marco Carrera: la sua è una vita di perdite e di dolore e il suo passato sembra trascinarlo sempre più a fondo come un mulinello d’acqua. Eppure Marco, come appunto un colibrì, che ha la capacità di rimanere quasi immobile, a mezz’aria, grazie a un frenetico e rapidissimo battito alare, non precipita: il suo è un movimento frenetico per rimanere saldo, fermo e, anzi, risalire, capace di straordinarie acrobazie esistenziali.
Il colibrì, dove per la prima volta – ha detto Veronesi – c’è una totale assenza di riferimenti personali, è un romanzo sul dolore e sulla forza struggente della vita. Attorno a Marco, l’autore costruisce un mondo intero, una galleria di personaggi che si muovono all’interno di un’architettura romanzesca che si muove tra i primi anni Settanta e il futuro prossimo.