"I libri sono scritti da persone, letti da persone, venduti da persone, e parlano di persone. E' dunque fondamentale che siano anche pubblicati da persone, libere di seguire le proprie idee, le proprie strategie e le proprie passioni"
Salutiamo l'editore Luigi Spagnol, scomparso prematuramente ieri. Uomo poliedrico e dai tantissimi interessi (traduttore, pittore, amante della musica classica e dell'opera), come editore aveva un vero e proprio fiuto per il best seller, dal momento che si deve a lui l'arrivo in Italia della saga di Harry Potter, il più grande caso editoriale di tutti i tempi.
Ma ci sono le sue intuizioni anche dietro al successo di "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" di Luis Sepúlveda, di "Cotto e mangiato" di Benedetta Parodi e dei libri di autori come Philip Pullman, Margaret Atwood, Philippe Claudel, Karl Ove Knausgård e David Mamet.
Come ha ricordato Stefano Mauri, con Luigi Spagnol è scomparsa "la persona che con i suoi successi editoriali ha dimostrato più volte negli ultimi trent'anni di sapere meglio di chiunque altro che cosa è un libro, cosa può fare un libro per i lettori e fino a dove può arrivare".