Martedì 26 novembre, Maurizio de Giovanni ha regalato ai suoi lettori l’ultimo capitolo della saga del Commissario Ricciardi, Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi, pubblicato da Einaudi. Un’uscita che segna la chiusura di una delle più amate serie della narrativa italiana contemporanea, ambientata nella Napoli degli anni Trenta e Quaranta, tra ombre, segreti e un’indagine costante nei tormenti dell’animo umano.
Volver ci trasporta nel luglio del 1940, in un’Italia ormai travolta dalla guerra. Luigi Alfredo Ricciardi, commissario dalla sensibilità unica e tormentata dal dono/maledizione di percepire l’ultimo pensiero delle vittime di morte violenta, ha deciso di lasciare Napoli per proteggere la figlia Marta e i suoceri, minacciati a causa delle loro origini ebraiche. Rifugiatosi nel paese natale di Fortino, tra le montagne del Cilento, Ricciardi spera di trovare un po’ di pace. Ma il passato, come spesso accade, non concede tregua: il commissario è costretto a confrontarsi con ricordi che avrebbe voluto dimenticare, mentre il fedele brigadiere Maione resta in città, impegnato in un’indagine disperata per salvare un amico comune.
Serve coraggio quando si parte, ma a volte ne serve ancora di più quando si torna. Per Ricciardi, e non solo per lui, è giunto il momento di fare i conti con il destino e con la propria storia.
Con Volver, si conclude una saga iniziata nel 2006 con Il senso del dolore. Attraverso quattordici romanzi, Maurizio de Giovanni ha costruito un universo narrativo unico, dove il mistero si intreccia con una profonda riflessione sulla vita, la morte e i sentimenti umani. Ambientati principalmente nella Napoli degli anni Trenta, i romanzi di Ricciardi ci portano in una città piena di contrasti, vivida e crudele, ma anche dolce e malinconica.
Ricciardi è un personaggio complesso, segnato dal dono che lo lega irrimediabilmente al dolore altrui e dalla costante ricerca di giustizia, che spesso lo porta a sfidare il regime fascista e le convenzioni dell’epoca. Intorno a lui ruotano figure indimenticabili, come il brigadiere Maione, la tata Rosa, l’enigmatica Enrica e tanti altri, che hanno accompagnato i lettori in questo lungo viaggio.
Il successo di Ricciardi è andato oltre la pagina scritta. Nel 2017, la Sergio Bonelli Editore ha pubblicato il primo di una serie di adattamenti a fumetti dei romanzi, affidando la curatela a Luca Crovi e coinvolgendo la Scuola Italiana di Comix di Napoli, mentre nel 2021, la Rai ha prodotto una serie televisiva con protagonista Lino Guanciale, che ha dato un volto al commissario, permettendo a un pubblico ancora più ampio di scoprire le atmosfere suggestive di questa saga.
Con Volver, Maurizio de Giovanni chiude il cerchio, offrendo un finale che non solo risolve i nodi della trama, ma restituisce al lettore tutta l’intensità e la profondità che hanno reso unica questa serie. Un commiato che è, allo stesso tempo, un inizio: l’occasione per tornare a rileggere i romanzi con una nuova consapevolezza, per riscoprire Ricciardi e i suoi tormenti sotto una luce diversa. Una cosa è certa: la figura del Commissario Ricciardi resterà scolpita nella memoria della letteratura italiana, come simbolo di umanità, coraggio e poesia.